
Nidi di comunità
l progetto Nidi di Comunità mira ad attivare nuovi servizi per l’infanzia e potenziare quelli già esistenti, con particolare attenzione alla fascia 0-3, nelle provincie di attuazione del progetto delle seguenti regioni: Campania, Molise, Puglia, Sicilia, Calabria e Piemonte, sperimentando nuovi modelli di Welfare di comunità, soprattutto nelle aree rurali attraverso il coinvolgimento di piccoli comuni. Le azioni saranno volte ad incrementare e qualificare le possibilità di accesso e fruibilità dei servizi di cura ed educazione dei bambini e delle loro famiglie, attraverso l’integrazione dei servizi per la prima infanzia per rispondere in modo integrato ai diversi bisogni dei bambini e delle famiglie, nell’ottica di una presa in carico globale e di welfare comunitario. In particolare, Nidi di Comunità, vuole proteggere la prima infanzia, soprattutto quella proveniente da contesti a rischio (povertà, immigrazione) o con presenza di fattori di rischio evolutivo (sintomi precoci del disturbo del comportamento); promuovere i giusti orientamenti educativi in linea con la scienza pedagogica e sanitaria contemporanea; tutelare la coesione familiare e comunitaria attorno all’infante per ridurre la discrasia tra lavoro/esigenze di caring.
NODO PIEMONTE
La Rete italiana di cultura popolare sta lavorando con le attiviatrici di comunità in tre comuni Avigliana, Piobesi Torinese e Moncalieri.
Il nodo piemontese del progetto si occupa della cura di bambini e bambine, attraverso anche il contatto con i genitori che affrontano la prima infanzia nei territori e nelle scuole di Avigliana, Piobesi Torinese e Moncalieri.
La Rete Italiana di Cultura Popolare ha il compito di costruire una comunità educante in ascolto per raccogliere bisogni inespressi e attivare servizi integrati sui territori lavorando in rete le amministrazioni pubbliche e con i soggetti già attivi, seguendo "il modello di welfare di comunità delle Portinerie". Le attivatrici di comunità stanno vivendo gli spazi e conoscendo bambine e bambini nelle scuole dell'infanzia, e con volontari/e e persone che collaborano con la Rete.