Giochi e giocattoli

La collezione dei "Giochi e giocattoli della tradizione popolare" è la parte che sostiene il valore storico e documentale  del Centro della Cultura Ludica.

La collezione nasce grazie ad una paziente ricerca sul "giocattolo povero"da parte di Giancarlo Perempruner, con l'intenzione di  testimoniare gli innumerevoli modi di giocare, la storia e la cultura di una comunità rurale e urbana dei primi decenni del 900, una realtà che si stava velocemente trasformando e in alcuni casi stava scomparendo.

Da una fortunata triangolazione che vede  da un lato  Giancarlo Perempruner (appassionato ricercatore) con il suo ricco patrimonio di oggetti e giocattoli, dall'altro il Dott. Walter Ferrarotti, pedagogista attento e innovativo (Direttore dei Servizi Educativi della Città di Torino) e il CIGI (Comitato Italiano Gioco Infanzia), nasce nel 1988 il Centro per la Cultura Ludica.

Il pensiero pedagogico del Dott. Ferrarotti  sostiene la ricerca sul " giocattolo povero" di Perempruner  e la duttilità di un organismo nazionale come il CIGI ne semplifica la realizzazione e la diffusione, permettendo così di declinare il gioco nelle varie sezioni tematiche  predisposte per attuare specifiche azioni educative.

Le sezioni in cui è suddivisa l'esposizione prendono spunto dai quattro elementi empedoclei ("Terra, Aria, Acqua e Fuoco", a cui sono stati aggiunti "Uomo natura" e “Bambola”).

Integrano il patrimonio ludico di tradizione alcuni prototipi della Collezione di Mino Rosso, provenienti da tutto il mondo, che mantengono la caratteristica di essere  giocattoli auto-costruiti, che contribuiscono a testimoniare l'universalità del gioco.

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