Progetti Editoriali
La Rete Italiana di Cultura Popolare, con la seconda pubblicazione dedicata ai Testimoni della Cultura Popolare, Lingua, migrazioni, bellezza e magia di Valter Giuliano, dà avvio alla sua prima collana editoriale, un altro tassello essenziale nel panorama delle azioni che l’associazione nazionale sta conducendo in maniera innovativa nel panorama dello studio e della comunicazione sulla cultura popolare.
Dopo un’attenta indagine, svolta con particolare attenzione alla ricerca sul territorio, sono emerse esigenze di un progetto editoriale, che possa essere di riferimento per le reti scolastiche, universitarie, bibliotecarie, museali ed ecomuseali. Molte ricerche, studi e progetti, ai quali va riconosciuto un valore di “resistenza culturale” e di qualità divulgativa e scientifica, sono stati pubblicati, ma spesso non hanno superato i confini geografici locali.
Questo nuovo strumento della Rete Italiana di Cultura Popolare, invece, mira ad avere una precisa e rigorosa linea editoriale, che va a supplire alla mancanza di divulgazione di una storia culturale mai scritta.
La collaborazione con Slow Food, socio della “Rete” sin dalle origini, assicura a questo progetto oltre una distribuzione sul territorio nazionale, l’esperienza di un progetto di politica culturale che ha rivoluzionato il concetto di comunità locale.
La Rete Italiana di Cultura Popolare rappresenta oggi una speranza per non disperdere quel ricco patrimonio di saperi che rappresentano le vere biodiversità della nostra cultura. L’obiettivo è quello di individuare, valorizzare e creare azioni per veicolare quei saperi che vengono spesso trasmessi solo oralmente e che ogni giorno corrono il rischio di sparire per sempre.
Per svolgere con metodo questo lavoro si è realizzato un sistema di “territori in rete” che non ha eguali in Italia, e che sta già lavorando a un analogo percorso allargato all’area Euromediterranea (dall’Egitto al Marocco, dalla Spagna alla Francia, dalla Romania all’Albania, dai Balcani alla Turchia). Un percorso che è già iniziato e che, come il primo, ha ricevuto una risposta e un’accoglienza entusiasta con l’adesione non solo di istituzioni, organizzazioni, gruppi,ma anche di migliaia di singoli cittadini che vedono nel riconoscere,mettere a sistema e trasmettere il “locale” – là dove si trovino le energie vive della comunità –, la possibilità di partecipare in prima persona alla politica culturale e sociale del nostro paese.
Proprio loro, i “volontari della rete”, rappresentano ormai sul tutto il territorio italiano, una realtà portatrice di una diversa concezione di formazione culturale, là dove la cultura diviene un fatto quotidiano e con radici ben conosciute, che non si accontentano della politica dell’evento, in quanto “prodotto di consumo”.
La vivacità del progetto, che ha la partecipazione di Regioni, Province, Comuni e altri enti locali, resta nel sentimento comune di migliaia di giovani e meno giovani, nelle loro proposte, nella voglia d’incontrare alcuni dei Testimoni della Cultura Popolare e iniziare un percorso di trasmissione dei saperi che ricevono in eredità.
Non solo, ma dal 2009 la Rete ha incontrato oltre trenta comunità di “nuove migrazioni” che oltre a costituire una presenza attiva nelle nostre realtà territoriali, sono portatrici di una tradizione orale di inestimabile valore che, nel confronto e nel dialogo, sta costruendo la ricchezza di una nuova, antica comunità.