santuario_madonnaNOVI VELIA (SA)
Il Santuario della Madonna di Novi Velia


Il Santuario della "Madonna di Novi Velia" è tra i principali riferimenti Mariani della regione e meta di numerosi pellegrinaggi.
Le sue origini, che risalgono al 1323, sono avvolte da una leggenda: si narra che, ogni volta che i lavori del tempio si interrompevano per qualche giorno, alla ripresa si trovavano distrutte le opere prima costruite. Si decise, allora, di istituire un posto di guardia notturno per cogliere sul fatto i sabotatori. I vigilanti, per nutrirsene, avevano portato sul posto un agnello da macellare, ma l'animale, sottrattosi, fuggì sulla vetta, dove fu raggiunto e trovato presso un muro vicino alla statua della Madonna. Informato del fatto, il vescovo volle recarsi sul posto per benedirlo ma giuntovi, da una voce dall'alto fu avvertito che la vetta era stata consacrata dagli angeli.
Da questo evento ebbe inizio la costruzione del Santuario, dove tuttora si venera il gruppo della Madonna col Bambino al quale i pellegrini giungono a piedi nudi.

Eretto dai monaci basiliani, l'edificio è posto lungo un sentiero del Monte Gelbison, un luogo ritenuto sacro già all'epoca dell'occupazione araba.
Rimaneggiata e ristrutturata nell'Ottocento, la Chiesa è anche meta, ogni anno, nel periodo estivo, di una processione di fedeli che vi portano un Gesù Bambino di cera.
E', inoltre, uno straordinario punto panoramico: dalla terrazza della chiesa, infatti, se si è autorizzati ad accedervi, si godono ampie vedute sulle valli ed i monti circostanti