novi_notteNOVI VELIA (SA)
Chi è Vincenzo Cerino?


Vincenzo Cerino è nato a Napoli nel 1931. Appena tredicenne inizia a studiare pittura a Napoli con il Maestro De Vivo. Negli anni cinquanta in Toscana segue i corsi di Pittura a Firenze, e quindi a Livorno (con l'ottantenne maestro Migliaro allievo del Fattori), per approfondire la conoscenza dei macchiaioli e a Pisa col Maestro Lisi per le tecniche pittoriche. Fin dal 1956, anno in cui esordi' con la prima mostra a Livorno, si batte per il primato in arte dei contenuto sull'estetica. Dal 1976 ha condotto ricerche sul teatro comico Napoletano che lo hanno condotto alle mostre "I Commedianti" del Castel dell'Ovo dei 1981 e 1986, a Tokyo nel 1988, a quella di Villa Campolieto nel 1993 e a quella del 2000 "La Maschera e il Volto" della Fondazione Alarlo. Sue opere, in raccolte pubbliche e private, sono in Italia, Francia, Spagna, Austria, Germania, Belgio, Giappone, America, Museo Vaticano. Tra i suoi lavori maggiormente significativi si ricorda il Dianastasis, pannello policromo su tavola e lamina d'oro di m 9 x m 3, per l'abside della Cappella dell'Istituto Calasanzio di Napoli. Per il IV centenario dell'ordinazione sacerdotale di San Giuseppe Calasanzio ha realizzato l'Immagine Commemorativa Ufficiale diffusa in tutto il mondo per gli Istituti Calasanziani e il cui originale è custodito dalla casa Generalizia di Roma. Per l'Istituto Superiore di Cultura delle Scuole Pie di Salamanca (Spagna) ha modellato un pannello in maiolica smaltata (m 2 x m 3) in parte dorata, raffigurante il Santo con la Vergine Maria. Per il Comune di Casalvelino ha fuso in bronzo la Madonna di Portosalvo (m 3) e per la Fondazione Alario il Parmenide, un bronzo di m 4. Per il Comune di Serramezzana (Sa) il monumento ai Caduti e per la IdroCilento, in Marina di Ascea, una fontana parietale, di m 7 x m 3, in maiolica policroma. Ha prodotto numerose pubblicazioni d'arte tra le quali: "Per conoscere Elea, per amare Velia", "Elea piccola citta' di grandi uomini", il volume "S. Maria dei Longobardi", "La Chiesa e il Monastero di S. Giorgio di Novi Velia (con la collaborazione di B. Viciconte)", la "Guida del Museo Diocesano di Vallo delia Lucania" ed il volume "La Badia di S. Maria di Pattano". Gia' membro della Commissione d'Arte Sacra della Diocesi di Napoli, fin dal 1990 ha studiato la Cappella del Tesoro di San Gennaro portando a termine il lavoro oggetto del presente volume.