Ieri a Palermo è iniziato il cammino per sviluppare la Rete delle Portinerie di comunità ®️ a cominciare dai sistemi accoglienza integrazione, che si apriranno al quartiere per renderlo permeabile e diffondere l'idea di "accoglienza a doppia mandata di apertura”. Un incontro aperto alle associazioni del territorio per conoscere il modello di Portineria e (re)inventarlo in un sistema nuovo. Chiara Saraceno, Antonio Damasco, Angela Errore, responsabile dell'area "Politiche migratorie" del Comune di Palermo, Rosy Pennino, assessora alle Politiche sociali, e Angelo Moretti, Presidente del Consorzio Sale della Terra, si sono incontrati per dare vita ad un nuovo modello di welfare generativo nel Sud Italia dove la marginalità diventa centro. 
 
Il modello della  Rete delle Portinerie di comunità, è un'idea di welfare culturale con oggi 4 presidi attivi in Italia, 3 a Torino: uno in una ex edicola, uno in una scuola con il modello Inside out school, uno in una ex bocciofila; e uno in una blblioteca, la prima in Italia, a Cuorgnè, nelle aree interne del Canavese all'interno del progetto P.a.s.s.i. Montani. Presidi culturali e sociali che agiscono in modo centrifugo sui territori in cui si trovano per attivare con la comunità i quartieri e la prossimità, accogliendo le marginilità, bisogni e desideri delle persone attraverso lo strumento del  Portale dei saperi.
Angela Errore, responsabile dell'area "Politiche migratorie" del Comune di Palermo ha avuto l'idea di attivare nei progetti Sai palermitani le Portinerie di comunità tracciando una strada rivoluzionaria nel modo di "fare accoglienza".
Sostenuta da Rosy Pennino, assessora alle Politiche sociali, che durante il suo intervento l'ha definita una "opportunità straordinaria", la presenza di trasforma le persone migranti da "accolti" ad "accoglienti", disarmando la narrazione "emergenziale" della migrazione in Italia e nei nostri territori.
Angelo Moretti ha spiegato il funzionamento del SaI, riportando l'idea del Manifesto dei Piccoli Comuni del Welcome in cui il sistema Sai è "luogo" di welfare per tutti nei luoghi dove nasce, è la marginalità che diventa "centro", superando sé stesso e l'idea riduttiva di "servizio per altri" che se ne ha.
Da ieri, dunque, i progetti Sai del Comune di Palermo fanno un salto di qualità, con la Rete delle Portinerie di comunità inizia un cammino di presidio nei quartieri palermitani che ospitano un Sai che si apriranno al quartiere in una relazione positiva che aumenterà di sicuro la coesione sociale.
 
Per saperne di più: