imm-indovina-defLe ultime due sere di Indovina  chi viene a cena?

Ultima data sabato 28 giugno!
 
Le famiglie dei “nuovi cittadini” aprono la propria casa per ospitare a cena un gruppo di persone interessate a conoscere la cultura, le tradizioni e la cucina del loro paese di origine. Il giorno precedente la cena scopre quale sarà la famiglia ospitante e il paese di origine. Non è possibile scegliere il paese o la cucina preferita, ci si lascia guidare e per una sera si incontrano persone che ancora non si conoscono: il TG1 delle 20 lo racconta in sintesi
 

 

Indovina chi viene a cena?

2013/2014

nelle case delle famiglie migranti di Torino e provincia, Grosseto, Gavorrano (GR), Alessandria, Omegna, Verona

e a Terrassa, Barcellona

 

NEWS DA "INDOVINA CHI VIENE A CENA?": il progetto parte a Terrassa, Barcellona.

Dopo la presentazione al CAET-Centre d’Arts Escèniques dello scorso 17 dicembre 2013, venerdì 23 maggio il progetto parte ufficialmente a Terrassa, Barcellona. 
Le famiglie provengono da Marocco, Mali, Ucraïna, Nicaragua e India. Tutti i partecipanti si troveranno alle 20.30 al Teatre Principal, per essere destinati nelle case delle famiglie migranti.
Il progetto catalano è una coproduzione CAET-Centre d’Arts Escèniques de Terrassa e QÂDAR produccions culturals. Progetto ideato dalla Rete Italiana di Cultura Popolare. All'interno del progetto ARIANNA. Euro Mediterranean Network of Culture and Heritage

Scarica QUI il comunicato stampa ufficiale

Il Calendario 2013/2014

 NB: Solo a Verona: sabato 26 aprile

Per partecipare

Occorre essere iscritti alla Rete Italiana di Cultura Popolare. Ecco come fare:
  1. ISCRIZIONE. Andate sul sito della Rete leggere l’informativa, compilare il modulo, versate il contributo simbolico di 10,00 €: ISCRIVITI QUI
L'iscrizione è annuale, permette la partecipazione a tutti i progetti formativi e performativi riservati agli iscritti e prevede una copertura assicurativa.
Non appena pronta, vi arriverà a casa la Vostra tessera.
  1. PRENOTAZIONE. Una volta effettuata l’iscrizione completa, prenotate i vostri posti per le cene, contattando i riferimenti organizzativi
 

Perché iscriversi alla Rete?

 
semi 3Più che di cene, si tratta di un progetto di relazione, che parte dunque sulla base di un nucleo di conoscenza e condivisione delle parti coinvolte (famiglie ospitanti, ospiti, organizzazione sul territorio, Rete Italiana di Cultura Popolare). In questo senso nasce la necessità di iscriversi alla Rete: l'idea è quella in primis di sapere chi sono le persone che frequentano le abitazioni private delle famiglie migranti ed inoltre l'esigenza di base  quella di conoscere in maniera approfondita e condividere gli obbiettivi e le finalità del progetto e della Rete Italiana di Cultura Popolare.
Conoscere la Rete Italiana e partecipare agli obbiettivi significa naturalmente iniziare un percorso di conoscenza a lungo termine e l'iscrizione ne è la formalizzazione. L'iscrizione permetterà di partecipare operativamente a varie attività: la partecipazione quali redattori alla web radio, l'accesso e l'utilizzo all'archivio partecipato, la partecipazione ai Campus Scuola per la Cultura Popolare, solo per citane alcuni.
CLICCA QUI per l'elenco sintetizzato di tutte le attività dedicate agli iscritti
 
 
   
 

I riferimenti locali

 
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A TORINO:
Le famiglie ospitanti provengono da Argentina, Cina, Perù, Etiopia, Marocco, Romania e Messico.
Per informazioni e prenotazioni: Rete Italiana di Cultura Popolare 011 4338865 - info@reteitalianaculturapopolare.org
 
AD ALESSANDRIA:
Organizzazione a cura di  Associazione di Promozione Sociale Cambalache - Le famiglie ospitanti provengono da Marocco, Brasile
Per informazioni e prenotazioni: Associazione di Promozione Sociale Cambalache - Mara Alaqua 380 1428933 - mara@apscambalache.com
 
A GAVORRANO (GR) e GROSSETO:
Le famiglie ospitanti provengono da Venezuela, Germania, Tunisia
Per informazioni e prenotazioni: Raffaella Buccolini 329 2046818 - raffaella.buccolini@tiscali.it; Gemma Lonzi - Laboratorio Gavorranoidea Istituzione del Comune di Gavorrano telefono e fax  0566/843232 - bibliotecacomunale@comune.gavorrano.gr.it
 
AD OMEGNA (VB)
Organizzazione a cura dell’Ufficio Cultura del Comune. Partecipano famiglie migranti delle comunità provenienti da Marocco e Senegal.
Per informazioni e prenotazioni: Roberta Metta  0323 868428 roberta.metta@comune.omegna.vb.it
 
A VERONA
Organizzazione a cura di NET GENERATION - Associazione Culturale veronetta129
Per informazioni e prenotazioni: Silvia Dellino (NET GENERATION): 349.6494717 – silviadellino@gmail.com; Alice Silvestri (veronetta129): 334.5291538 – info@veronetta129.it
 

Il progetto

semi 1Una buona idea è come un seme: si sparge in fretta e fa germogliare altre “buone piante”. Così è il progetto Indovina chi viene a cena? che è nato a Torino nel 2011 e, dopo poco più di un anno, sta germogliando in altre città e territori d’Italia.
Il progetto è nato dal basso, dalle stesse famiglie migranti che hanno sentito il desiderio di aprirsi e aprire le proprie case all’incontro e alla condivisione, senza altro stimolo che la loro volontà, dal desiderio di “lavorare in rete”: offrono una cena speciale, familiare, pensata per chi ha la “curiosità” d’incontrare un “altro” che è già parte di noi da molto tempo.
La diffusione del progetto è dovuta all’evidenza che sempre più comunità, siano esse gradi città o piccoli paesi, avvertono il bisogno di tornare ad investire sul patrimonio relazionale. Oggi ci sono cittadini e “nuovi cittadini”: le comunità sono composte da chi è nato in questo paese e da chi ha scelto di vivere qui provenendo da molto lontano. E il cibo, al Nord come al Sud del nostro paese, è il centro attorno cui costruire con facilità un primo incontro, un contatto: a cena ci si ritrova e conosce con semplicità. Questo non è dunque un progetto gastronomico ma un progetto sulle relazioni in cui il cibo, la convivialità sono l’occasione per creare rapporti umani, tra persone e famiglie. Un’occasione per condividere spazi privati che diventano per l’occasione luoghi sociali.
 
 
  

Come funziona?

 
semi 2Si tratta di cene organizzate durante tutto l’anno, insieme alle famiglie che hanno scelto di partecipare al progetto.
Le famiglie dei “nuovi cittadini” aprono la propria casa per ospitare a cena un gruppo di persone interessate a conoscere la cultura, le tradizioni e la cucina del loro paese di origine.
Chi desidera partecipare esprime la sua adesione e prenota, il giorno precedente la cena scopre quale sarà la famiglia ospitante e il paese di origine. Non è possibile scegliere il paese o la cucina preferita, ci si lascia guidare e per una sera si incontrano persone che ancora non si conoscono. La sera della cena ci si presenta all’indirizzo comunicato. Qui una famiglia aprirà la porta della sua casa introducendo gli ospiti nel proprio mondo: può capitare di ascoltare il racconto del viaggio per giungere qui, di guardare le foto del matrimonio o le immagini delle famiglie lontane ma ci si può anche ritrovare a parlare dei bambini che vanno a scuola quasi insieme o della squadra del cuore, del proprio lavoro o dei progetti per il futuro.
In gioco c’è molto di più che una cena, c’è la possibilità di costruire vere politiche culturali dal basso, grazie all’incontro, all’offerta, al reciproco riconoscimento.
 
 
 
 
 
 
  

“INDOVINA CHI VIENE A CENA?” PER IL PROGETTO BORSE LAVORO

Grazie al lavoro delle famiglie migranti di "Indovina chi viene a cena?" degli ultimi 2 anni, abbiamo raccolto un fondo che, raddoppiato dalla Fondazione CRT, andrà a finanziare quattro  tirocini formativi retribuiti per neodiplomati presso gli istituti superiori del Piemonte e della Valle d’Aosta.

Da due anni alcune famiglie di “nuovi italiani”, venuti a vivere nel nostro paese da tutto il mondo, aprono le loro case e cucinano per chi ha accettato l’invito, per il progetto “Indovina chi viene a cena?”.

Nel corso delle ultime due edizioni dal Festival dell’Oralità Popolare, si sono tenute altrettante cene di piazza nel centro di Torino e presso i Cantieri OGR Torino, durante le quali le famiglie hanno potuto incontrare la collettività e preparare i propri cibi tradizionali.

Il ricavato di queste due cene è stato raddoppiato dalla Fondazione CRT con l’obiettivo di creare un fondo per l’attivazione di tirocini formativi retribuiti in imprese e laboratori italiani di eccellenza .

Il bando, emesso dalla Fondazione CRT e dalla Rete, sarà disponibile dal mese di novembre e metterà a disposizione 4 tirocini formativi semestrali, destinati a diplomati nell’ a.s. 2012/2013 presso istituti superiori del Piemonte e della Valle d’Aosta. Ogni tirocinio potrà contare su di una borsa di 600 Euro lordi mensili.

 

 

Il contributo a offerta libera per ogni cena verrà interamente e direttamente devoluto alle famiglie ospitanti

Le prenotazioni sono obbligatorie e fino ad esaurimento posti