indovina solo-cucchiai"Indovina chi viene a cena?"

 

nelle case delle famiglie migranti
di …
Torino e provincia, Roma e provincia, Prato, Arezzo, Salerno, il Salento, il Grossetano e il Reatino

 

Il progetto diventa nazionale

Una buona idea è come un seme: si sparge in fretta e fa germogliare altre “buone piante”. Così è il progetto Indovina chi viene a cena? che è nato a Torino nel 2011 e, dopo poco più di un anno, sta germogliando in altre città e territori d’Italia.

Il progetto è nato dal basso, dalle stesse famiglie migranti che hanno sentito il desiderio di aprirsi e aprire le proprie case all’incontro e alla condivisione, senza altro stimolo che la loro volontà, dal desiderio di “lavorare in rete”: offrono una cena speciale, familiare, pensata per chi ha la “curiosità” d’incontrare un “altro” che è già parte di noi da molto tempo.

La diffusione del progetto è dovuta all’evidenza che sempre più comunità, siano esse gradi città o piccoli paesi, avvertono il bisogno di tornare ad investire sul patrimonio relazionale. Oggi ci sono cittadini e “nuovi cittadini”: le comunità sono composte da chi è nato in questo paese e da chi ha scelto di vivere qui provenendo da molto lontano. E il cibo, al Nord come al Sud del nostro paese, è il centro attorno cui costruire con facilità un primo incontro, un contatto: a cena ci si ritrova e conosce con semplicità. Questo non è dunque un progetto gastronomico ma un progetto sulle relazioni in cui il cibo, la convivialità sono l’occasione per creare rapporti umani, tra persone e famiglie. Un’occasione per condividere spazi privati che diventano per l’occasione luoghi sociali.

Le famiglie che hanno dato la propria disponibilità provengono da Argentina, Romania, Albania, Etiopia, Cina, Marocco, Camerun, Senegal, Pakistan, Sri Lanka, Bangladesh, Somalia, Palestina e da altri luoghi e desiderano far conoscere la propria cultura e le proprie tradizioni a tutti coloro che sono disponibili all’incontro con persone giunto in Italia e che ora fanno parte del nostro tessuto sociale.

Tante città hanno sentito parlare di questo esperimento fatto a Torino e amministrazioni, associazioni e gruppi di cittadini hanno deciso di replicare l’esperienza nel proprio territorio.

Dal 27 Ottobre dunque, una volta al mese, le porte delle case si apriranno, tante tavole si imbandiranno in contemporanea, per ospitare gruppi di “nuovi cittadini” che incontreranno altri “cittadini”. A Torino e provincia, Roma e provincia, Prato, Salerno, Arezzo, nel Salento, nel Grossetano, nel Reatino … e forse presto in altri luoghi!

Come funziona?
Si tratta di cene organizzate durante tutto l’anno, insieme alle famiglie che hanno scelto di partecipare al progetto.
Le famiglie dei “nuovi cittadini” aprono la propria casa per ospitare a cena un gruppo di persone interessate a conoscere la cultura, le tradizioni e la cucina del loro paese di origine.
Chi desidera partecipare esprime la sua adesione e prenota, il giorno precedente la cena scopre quale sarà la famiglia ospitante e il paese di origine, a sorpresa! Non è possibile scegliere il paese o la cucina preferita, ci si lascia guidare e per una sera si incontrano persone che ancora non si conoscono! La sera della cena ci si presenta all’indirizzo comunicato. Qui una famiglia aprirà la porta della sua casa introducendo gli ospiti nel proprio mondo: cibo, profumi, suoni, ricordi, immagini di terre lontane e tradizioni familiari e sociali. Può capitare di ascoltare il racconto del viaggio per giungere qui, di guardare le foto del matrimonio o le immagini delle famiglie lontane ma ci si può anche ritrovare a parlare dei bambini che vanno a scuola quasi insieme o della squadra del cuore, del proprio lavoro o dei progetti per il futuro.
 
Ci si incontra per condividere una serata con piatti tradizionali, racconti e chiacchiere, come si farebbe andando a casa di “amici di amici”, che ancora non si conoscono ma che, dal giorno dopo, forse saranno “nuovi amici”.
Si può aderire semplicemente iscrivendosi alla Rete (informazioni sul sito www.reteitalianaculturapopolare.org ).
Il contributo a offerta libera viene interamente e direttamente devoluto dalle famiglie ospiti alle famiglie ospitanti.
In gioco c’è molto di più che una cena, c’è la possibilità di costruire vere politiche culturali dal basso, grazie all’incontro, all’offerta, al reciproco riconoscimento.
 
Quando? Il calendario nazionale degli appuntamenti
 
Per partecipare
Occorre essere iscritti alla Rete Italiana di Cultura Popolare. Ecco come fare:
  • ISCRIVITI ALLA RETE QUI  L'iscrizione è annuale e prevede una copertura assicurativa e ti permette di partecipare a tutti i progetti della Rete, sviluppando spazi di racconto dei propri progetti (community, web radio, archivio partecipato) e prendendo parte alle settimane intensive di Campus Scuola: CLICCA QUI PER CONOSCERE I PROGETTI A CUI PUOI PARTECIPARE . Una volta iscritti, arriverà a casa la tessera di iscrizione.
  • A questo punto sarà possibile prenotare le cene contattando i riferimenti organizzativi:
A Torino:
Le famiglie ospitanti provengono da Argentina, Cina, Perù, Etiopia, Marocco, Romania e Messico.
Per informazioni prenotazioni: www.reteitalianaculturapopolare.org - tel. 011 4338865 o scrivere a info@reteitalianaculturapopolare.org
Occorre prenotare entro il giovedì precedente la data della cena.
 
A Prato:
Le famiglie ospitanti provengono da Cina, Camerun e Senegal.
Inizio delle cene alle ore 20.00 presso l’indirizzo che l’Associazione Assemblea Libertà è Partecipazione fornirà a ciascun prenotato.
Per informazioni telefonare a Giulia 338 4687447 – Diana 340 3490003
 
A Roma:
Le famiglie ospitanti provengono da Bangladesh, Sri Lanka, Perù, Senegal e Moldova.
Dopo la cena di lancio del progetto a Roma del 27 Ottobre, svoltasi presso il Circolo Legambiente Parco Capoprati Via Capoprati, 12 – Ponte della Musica, il progetto è attivo nelle case
Per prenotare scrivere a m.zio@tiscali.it
Per informazioni telefonare a Massimo Zio 333 4107281 – Sandra Ramirez 392 5249480 (A.N.L.I. Associazione Nazionale Lavoratori Immigrati)
Occorre prenotare entro il mercoledì precedente la data della cena.
 
Ad Arezzo:
Le famiglie ospitanti provengono da Algeria, Messico, Perù, Brasile, Marocco, Somalia, Eritrea, Senegal, Nigeria.
La cena di lancio del progetto ad Arezzo ha avuto luogo il 27 Ottobre presso Villa Severi, alle ore 20.00
Per informazioni prenotazioni: Associazione Donne Insieme – Maria Luisa Gialli tel. 328 5765833 o scrivere a assodonneinsieme@libero.it, assolilli@libero.it
 
A Grosseto:
Le famiglie ospitanti provengono da Argentina, Uruguay, Romania, Tunisia
Per informazioni prenotazioni: Raffaella Buccolini raffaella.buccolini@tiscali.it - 329 2046818

 


 

 
 
 
 Le prenotazioni sono obbligatorie e fino ad esaurimento posti