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CANTI, POETI, PUPI E TARANTE
INCONTRI CON I TESTIMONI DELLA CULTURA POPOLARE ®


A cura di Valter Giuliano
Roma, 2007
 
Dalle esperienze sviluppate durante l’attività pluriennale della Rete Italiana di Cultura Popolare prende le mosse questa bella pubblicazione, curata dalla casa editrice Squi[libri].
Con scritti di Gian Luigi Bravo e Carlo Petrini, testi con traduzione dei brani musicali contenuti nell’allegato cd e un consistente apparato fotografico, il volume offre, tra pizziche e stornelli, canti in ottava rima e cori polifonici, una vivace rappresentazione di un eccezionale mosaico di sonorità e culture che costituiscono una delle principali risorse del territorio italiano.
Si tratta di un appassionante viaggio in Italia, dal Piemonte alla Sicilia, alla ricerca dei Testimoni di Cultura Popolare, che hanno saputo salvare la tradizione, reinterpretarla e innovarla, mantenendo viva l’eredità dei padri: da Amerigo Vigliermo e il Coro Bajolese del Canavese a Turi Grasso e l’Opera dei Pupi di Acireale, da Uccio Aloisi, il patriarca della pizzica salentina, al Gruppo Spontaneo di Magliano Alfieri, dai poeti-pastori dell’Alto Lazio ai Cantori di Carpino, un susseguirsi di dialoghi che costituiscono allo stesso tempo un racconto a più voci della straordinaria ricchezza di espressioni musicali e culturali che attraversano la provincia italiana.
Ne emergono “paesaggi di sentimento” che delineano un affresco delle cultura popolare saldamente radicata nel territorio.
Sorprende, ma non stupisce, questo affresco di un’Italia, a torto considerata “minore”, che fa emergere una straordinaria vivacità creativa. L’impegno è di continuare questo viaggio per farla affiorare e per riaffermarne l’alto valore identitario, che si arricchisce continuamente dal dialogo e dalla contaminazione, sino a rappresentare compiutamente quella identità plurima che è valore fondante del nostro Paese.

Li abbiamo scovati tra coloro che hanno saputo salvare la tradizione, tutelarla, reinterpretarla, innovarla. La loro caparbietà orgogliosa, la loro illuminata ostinazione nel non lasciare che l’oblio cancellasse per sempre gli antichi saperi, andava riconosciuta e premiata.
Ecco perché abbiamo deciso di portarli alla ribalta, dando ad essi il giusto riconoscimento che la collettività nazionale deve all’opera che hanno saputo svolgere, tutelando saperi antichi che qualcuno avrebbe voluto, frettolosamente e dissennatamente, archiviare in maniera definitiva come inutili ferrivecchi da consegnare all’oblio. Abbiamo voluto dire loro, simbolicamente, un grazie collettivo per ciò che hanno fatto e che continuano a fare attribuendogli un Premio come testimoni della tradizione e della cultura popolare.
 
Giuliano Valter, "Canti, Poeti, Pupi e Tarante. Incontri con i Testimoni della Cultura Popolare"
 
 
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"LINGUE, MIGRAZIONI, BELLEZZA E MAGIA. INCONTRI CON I TESTIMONI DELLA CULTURA POPOLARE 2"