logo bd webBiennale Democrazia - GENERAZIONI A CONFRONTO: UNA SFIDA ALL’ULTIMA RIMA

Sabato 28 marzo alle ore 16.30, presso il Piccolo Regio Puccini in Piazza Castello 215 a Torino, l'incontro tra la poesia a braccio reatina e il free style contemporaneo, perchè la tradizione popolare è trasmissione.

"Passaggi" è il tema della 4a edizione di Biennale Democrazia.  "Un tema più che attuale, grazie al quale si cercherà di approfondire le tante transizioni in atto", dice il Sindaco Piero Fassino. "Un tema anche inquietante - commenta il presidente Gustavo Zagrebelsky - perché parlare di passaggi significa accertare che si stanno abbandonando percorsi conosciuti".(ANSA)

L’iniziativa rientra nel programma di appuntamenti del Polo del ‘900 a Biennale Democrazia, per maggiori informazioni si può scaricare il calendario completo sul sito www.polodel900.it

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GENERAZIONI A CONFRONTO: UNA SFIDA ALL’ULTIMA RIMA

Gli appuntamenti del Polo del ‘900 a Biennale Democrazia

 

Sabato 28 marzo, ore 16.30

Piccolo Regio Puccini, Piazza Castello 215

Torino

 

Kento Poeti Principe
 
 
Poeti a Braccio: Paolo Santini, Alessio Runci, Pietro De Acutis e Marco Calabrese
Free Styler: Kento e Principe
Introduce: Antonio Damasco, Direttore Rete Italiana di Cultura Popolare

 

L’iniziativa rientra nel programma di appuntamenti del Polo del ‘900 a Biennale Democrazia, per maggiori informazioni si può scaricare il calendario completo sul sito www.polodel900.it.

 

La poesia a braccio ed il free style tornano ad incontrarsi: due tra i più quotati free styler italiani incontrano la tradizione del Canto a Braccio in ottava rima.

Presente soprattutto nel centro Italia, il canto a braccio è una tradizione dai molti nomi: poesia improvvisata, canto in "bernesco", ottava improvvisata. Tutti questi nomi descrivono una sola tradizione: quella di una poesia che viene creata ideandone i contenuti in maniera estemporanea, nel momento stesso in cui la si canta, utilizzando lo schema metrico classico: l’endecasillabo già usato da Ariosto e Dante.

Il freestyle è una disciplina della cultura hip hop, che prevede anch’essa un’attività di improvvisazione, consistente nel "rappare" inventando sul momento rime e assonanze.

Entrambe queste arti, più o meno contemporanee, si sviluppano “a contrasto”: oltre a doversi attaccare all’ultima rima, il poeta/free styler che prende la parola dovrà sostenere la sua tesi, opposta a quella di chi l’ha preceduto, tentando di essere il più convincente possibile. Sono dunque esibizioni argomentative, non solo legate alla sonorità, di racconto, confronto, a tratti di conflitto.

Un’originale competizione tra la poesia improvvisata della tradizione del canto a braccio in ottava rima e il freestyle contemporaneo della cultura hip-hop.

 

Le biografie

Santini Paolo nasce ad Amatrice (RI) nel 1966. La sua formazione culturale è imbevuta di canto a braccio, tradizione ancora viva e quotidiana durante la sua infanzia. 

Runci Alessio vive e lavora a Terzone. “Anche di lui si dice un gran bene come poeta, anche se gli rimproverano qualche scivolata sull'endecasillabo... Quando si canta, se sbagli tu lo sai, ma capisci anche, dalla faccia di chi ti sta a sentire, che se ne è accorto. Perché ti fanno l'analisi, ti contano le sillabe", commenta divertito (…) Essere poeta non è questione di un semplice passaggio dapadre in figlio. E' una vocazione che parte da una base di spontaneità e che poi, da autodidatta, va coltivata. Non c'è una scuola che ti prepara anche se è chiaro che frequentando chi esercita da tempo quest'arte, ti perfezioni". (Valter Giuliano “Canti, poeti, pupi e tarante”).

De Acutis Pietro nasce a Roma nel 1952 da madre Romana e padre originario di Bacugno. Dal 1973 al 2007 partecipa frequentemente alle principali manifestazioni di poesia estemporanea nel Lazio, in Abruzzo, in Toscana, in Umbria e nelle Marche.

Marco Calabrese nasce a Posta (RI), il 19 giugno 1962. E’, oltre che poeta delle nuove generazioni reatine, organetti sta e tamburellista.

Kento - Nato nel 1976 e cresciuto a Reggio Calabria, Francesco Carlo "Kento"  si avvicina al microfono nei primi anni '90. In questi anni si esibisce in tutta la Penisola e collabora con decine di artisti, è premio "Cultura Contro le Mafie 2014". Esce nel 2009 il suo disco d'esordio solista "Sacco o Vanzetti". Il suo album “Resistenza Sonora” è dedicato alla lotta alla ‘ndrangheta, ed è stato definito “il primo disco prodotto dalla mafia”, perché finanziato con proventi di beni confiscati ai boss.

Principe, al secolo Massimiliano Cassaro, è presente nel panorama musicale da dieci anni, nel corso dei quali si è guadagnato uno spazio importante nell’ambiente non solo hip hop, affinando uno stile che lo rende versatile e completo. La sua storia è strettamente legata alle gare di freestyle, che lo hanno visto protagonista sin dai primi anni di attività.

 

Cosa è la Poesia a Braccio?

«La Poesia a Braccio è una nozione dai molti nomi: poesia improvvisata, canto a braccio, canto in "bernesco", ottava improvvisata. “A braccio”secondo alcuni nasceva del fatto che i poeti solevano muovere le braccia durante l’esibizione. Secondo altri era un’unità di misura per le stoffe.

L’idea di base è una poesia che viene creata inventando i contenuti nel momento stesso in cui si canta. Lo schema metrico è quello classico, l’endecasillabo già usato da Ariosto, Dante. Quindi rima alternata per iniziare e rima baciata per le ultime due. E’ l’ultimo verso a dover essere ripreso dal poeta che proseguirà nel canto. Normalmente infatti sono più poeti a partecipare in una vera gara poetica. Non è un caso che Il canto a braccio sia denominato “ a contrasto”: oltre a doversi ‘attaccare all’ultima rima, il poeta che prende la parola dovrà sostenere la sua tesi (opposta a quella di chi l’ha preceduto) sempre usando i versi con maestria, per essere il più convincente possibile. I temi più comuni sono montagna vs mare, moglie vs cognata e così via. E’ dunque un esibizione assolutamente argomentativa, non solo legata alla sola sonorità.


Abruzzo, Lazio e Toscana sono le terre in cui è nato il canto a braccio in endecasillabo e dove continua a essere praticato. Anche nella Sardegna del nord i poeti cantano utilizzando l’ottava rima, mentre nel sud dell’isola la metrica è differente. Inoltre, durante le gare, si va oltre al confronto di tesi differenti: l’esercizio consiste nel riconoscere un contenuto segreto all’interno dei versi. La bravura, e la competizione, sta nello scoprire questo elemento nascosto tra le rime dell’intervento della squadra avversaria.

Per quel che riguarda l’estero abbiamo testimonianze significative nell’area ispanica, Baleari e Paesi Baschi in primis. Ma questa poesia è molto diffusa anche nell’America centrale, sebbene i versi 10 anziché 8, e non sempre siano endecasillabi. Meno conosciuto, ma altrettanto importante, è il canto a braccio nel mondo arabo: Palestina, Libano, Nord Africa.»

Pietro ClementeProfessore ordinario - Discipline demoetnoantropologiche - Università degli Studi di Firenze

 

Info e Prenotazioni:

INGRESSO A PRENOTAZIONE – Euro 5,00

Da lunedì 9 marzo è possibile prenotare il posto in sala per tutti gli appuntamenti nelle sedi principali di Biennale Democrazia: Teatro Regio, Piccolo Regio Puccini, Teatro Carignano, Teatro Gobetti, Aula Magna Cavallerizza Reale, Circolo dei Lettori – Sala Grande, Accademia delle Scienze – Sala dei Mappamondi, Sala Congressi Intesa Sanpaolo.

Biglietteria online: www.vivaticket.it
Biglietteria: via San Francesco da Paola 6, Torino – tel. 011 4424777 – email: bdtickets@comune.torino.it. Dal lunedì al sabato dalle 11 alle 18.

Per qualsiasi informazione www.biennaledemocrazia.it