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Indovina chi viene a cena?

2015/2016

Tornano le cene di "Indovina chi viene a cena?"

Vi ricordiamo che dal mese scorso, si sono unite  alle famiglie che già collaborano con "Indovina chi viene a Cena?" due case di giovani coabitanti stranieri. Entrambi i ragazzi coinvolti sono legati ai percorsi dell'' Ufficio per la Pastorale Migranti (che collabora con noi a partire da questa edizione) e abitanti nelle case messe a disposizione dalla Diocesi della Città.

 

Il Calendario 

 

 Indovina peperoncino

 
  • sabato 25 giugno

Per partecipare

 
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NON OCCORRE PIU ESSERE ISCRITTI ALLA RETE! BASTA PRENOTARSI!
Chiama o manda una mail ai riferimenti organizzativi indicando:
- Nome e Cognome 
- Numero di telefono 
- Mail
 
Sarà necessario indicare questi dati sia per te che per tutti coloro che partecipano alla cena. La tua mail sarà inserita nella nostra mailing list.
 
Perchè richiediamo queste informazioni?
L'idea è quella in primis di sapere chi sono le persone che frequentano le abitazioni private delle famiglie migranti ed inoltre l'esigenza di base è quella di conoscere in maniera approfondita e condividere gli obbiettivi e le finalità del progetto e della Rete Italiana di Cultura Popolare.
 

I riferimenti locali

 

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A TORINO:
Le famiglie ospitanti provengono da Etiopia, Argentina, Cina, Romania, Marocco, Perù,  Egitto, Afghanistan, Camerun, Albania, Sudan 
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Per informazioni e prenotazioni: Rete Italiana di Cultura Popolare 011 4338865 - info@reteitalianaculturapopolare.org
 
A CARMAGNOLA (TO)
Le famiglie ospitanti provengono da Congo, Ecuador, India, Perù, Marocco, Romania
Per informazioni e prenotazioni: Ass.ne Interculturale KARMADONNE  karmadonne.carmagnola@gmail.com, 0039 377 9865159 (Claudia)
 
AD ALESSANDRIA:
Organizzazione a cura di  Associazione di Promozione Sociale Cambalache - Le famiglie ospitanti sono gli ospiti del Progetto di Accoglienza di Richiedenti Asilo / Protezione Internazionale dell'APS Cambalache 
Per informazioni e prenotazioni: Associazione di Promozione Sociale Cambalache - Mara Alaqua 380 1428933 - mara@apscambalache.com
 
A GROSSETO:
Le famiglie ospitanti provengono da Venezuela, Germania, Tunisia
Per informazioni e prenotazioni: Raffaella Buccolini 329 2046818 - raffaella.buccolini@tiscali.it; Gemma Lonzi - Laboratorio Gavorranoidea Istituzione del Comune di Gavorrano telefono e fax  0566/843232 - bibliotecacomunale@comune.gavorrano.gr.it
 
 
A VERONA
Organizzazione a cura di NET GENERATION - Associazione Culturale veronetta129
Per informazioni e prenotazioni: Silvia Dellino (NET GENERATION): 349.6494717 – silviadellino@gmail.com; Alice Silvestri (veronetta129): 334.5291538 – info@veronetta129.it
 
A PRATO
Organizzazione a cura di Meltin PO. Partecipano famiglie migranti provenienti da Cina, Camerun, Marocco
Per informazioni e prenotazioni: Giulia Buffini meltinpo.prato@gmail.com

Il progetto

 
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“Indovina chi viene a cena?” è  un progetto socio culturale, di conoscenza attraverso il cibo e la cucina, attivo ormai da cinque anni, nato con l’intento di creare un luogo di relazione autentico e personale. Un'intuizione della Rete Italiana di Cultura Popolare, che la Fondazione Crt sostiene dalla sua nascita e per la quale, in occasione del festival dell'Oralità Popolare, dove la piazza diventa una grande tavola di odori e sapori, si impegna a raddoppiare l'incasso del pranzo per garantirne la continuità per l'anno successivo.Una buona idea è come un seme: si sparge in fretta e fa germogliare altre “buone piante”. Così è il progetto Indovina chi viene a cena? che è nato a Torino nel 2011 e, dopo poco più di un anno, sta germogliando in altre città e territori d’Italia.
Il progetto è nato dal basso, dalle stesse famiglie migranti che hanno sentito il desiderio di aprirsi e aprire le proprie case all’incontro e alla condivisione, senza altro stimolo che la loro volontà, dal desiderio di “lavorare in rete”: offrono una cena speciale, familiare, pensata per chi ha la “curiosità” d’incontrare un “altro” che è già parte di noi da molto tempo.
La diffusione del progetto è dovuta all’evidenza che sempre più comunità, siano esse gradi città o piccoli paesi, avvertono il bisogno di tornare ad investire sul patrimonio relazionale. Oggi ci sono cittadini e “nuovi cittadini”: le comunità sono composte da chi è nato in questo paese e da chi ha scelto di vivere qui provenendo da molto lontano. E il cibo, al Nord come al Sud del nostro paese, è il centro attorno cui costruire con facilità un primo incontro, un contatto: a cena ci si ritrova e conosce con semplicità. Questo non è dunque un progetto gastronomico ma un progetto sulle relazioni in cui il cibo, la convivialità sono l’occasione per creare rapporti umani, tra persone e famiglie. Un’occasione per condividere spazi privati che diventano per l’occasione luoghi sociali.
 

Come funziona?

 
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Si tratta di cene organizzate durante tutto l’anno, insieme alle famiglie che hanno scelto di partecipare al progetto.
Le famiglie dei “nuovi cittadini” aprono la propria casa per ospitare a cena un gruppo di persone interessate a conoscere la cultura, le tradizioni e la cucina del loro paese di origine.
Chi desidera partecipare esprime la sua adesione e prenota, il giorno precedente la cena scopre quale sarà la famiglia ospitante e il paese di origine. Non è possibile scegliere il paese o la cucina preferita, ci si lascia guidare e per una sera si incontrano persone che ancora non si conoscono. La sera della cena ci si presenta all’indirizzo comunicato. Qui una famiglia aprirà la porta della sua casa introducendo gli ospiti nel proprio mondo: può capitare di ascoltare il racconto del viaggio per giungere qui, di guardare le foto del matrimonio o le immagini delle famiglie lontane ma ci si può anche ritrovare a parlare dei bambini che vanno a scuola quasi insieme o della squadra del cuore, del proprio lavoro o dei progetti per il futuro.
In gioco c’è molto di più che una cena, c’è la possibilità di costruire vere politiche culturali dal basso, grazie all’incontro, all’offerta, al reciproco riconoscimento.

 
 

Il contributo a offerta libera per ogni cena verrà interamente e direttamente devoluto alle famiglie ospitanti

Le prenotazioni sono obbligatorie e fino ad esaurimento posti